domenica 8 marzo 2009

Il vescovo e la bambina

Mi era stata segnalata la notizia su Repubblica (questa, se avete fretta, l'efficace sintesi di Adrani Sofri). L'ho voluta verificare da altre fonti: questo è il racconto del Corriere.


In sintesi: in Brasile una bambina viene violentata dal patrigno dall'età di sei a quella di nove anni, dopo di che rimane incinta di una coppia di gemelli. I medici ne procurano l'aborto. Il patrigno viene arrestato. Il vescovo della sua città decide di scomunicare la madre e i medici.


A margine:



  • la bambina è alta 1,36 m e pesa 33 Kg. I medici hanmno dichiarato che la gravidanza gemellare l'avrebbe messa a rischio di morte (difficile immaginarlo?)

  • il vescovo ha dichiarato che la scomunica è un atto "automatico" (!) in questi casi e che il patrigno non è stato scomunicato "perché l'aborto è peggiore del suo crimine". In compenso gli scomunicati non sono condannati all'inferno, è sufficiente che si pentano

  • la Pontificia Accademia per la Vita ha giustificato l'operato del Vescovo, come una sorta di atto dovuto.


Io voglio sperare che una persona normale che legge questa notizia, e che magari si dice cattolico, provi un senso di nausea. Se è così, vi prego, diffondetela e parlatene. Ho come la sensazione che sia un "punto di non ritorno" per un certo modo di essere (o dirsi) chiesa, con in mano il Codice di Diritto Canonico e il Vangelo (e il buon senso) nascosto in soffitta. A tutto c'è un limite. O no?

9 commenti:

  1. Leggi anche questa versione di un testimone oculare (e se non capisci ti mando la traduzione artigianale):
    http://padreedson.blogspot.com/2009/03/caso-da-menina-de-alagoinha-o-lado-que.html

    A questa stampa che stravolge i fatti non credo più.

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  2. Ho faticosamente interpretato il testo con l'aiuto di un traduttore automatico in inglese.
    Da quello che ho capito
    - il sacerdote (non ho capito a che titolo coinvolto nel caso) si è battuto per evitare l'aborto; della bimba e della situazione pregressa dice molto poco, se non che
    - crede poco all'ipotesi dello stupro
    - la madre è analfabeta e probabilmente è stata convinta a far abortire la figlia.
    - Infine, senza aver mai parlato con un medico, esprime dubbi sul pericolo di vita della bimba.
    Non dimetichiamo che l'aborto in Brasile è proibilo (se ho ben capito) con l'eccezione dello stupro e del grave pericolo per la salute della donna.
    Insomma, il sant'uomo dice: allo stupro ci credo poco, lo stato di salute della bimba non me l'hanno fatto verificare (e perché avrebbero dovuto, poi?), i genitori sono povera gente e sono stati traviati dagli abortisti, in particolare da un gruppo di femministe che ha fatto trasferire la bimba in un altro ospedale (peraltro specializzato in gravidanze a rischio).
    In ogni caso, ricordo che stiamo parlando della gravidanza gemellare di una bimba di NOVE anni. Anna, ti sembra che questa testimonianza cambi i termini della qiuestione? E che giustifichi ondanne e scomuniche (per di più alla madre, che già avrà un senso di colpa pazzesco, anche grazie al prete in questione?).
    Mah...

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  3. Ma scusa, cosa c'entra la scomunica per un laico?

    Io non capisco tutto questo scandalo per delle leggi interne alla Chiesa.

    Se uno non crede penso che non gliene può importare di meno delle scomuniche varie.

    Mentre se crede è uno strumento per avvertirlo che sta deviando dalla giusta strada e che può ravvedersi.

    Ma io non mi scandalizzo per così poco.

    Mi scandalizzo invece per come certe persone hanno agito usando una bambina e ingannato la madre.

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  4. Nausea: è questo il termine giusto che tu, Enrico, suggerisci e che mi sento addosso di fronte a situazioni come queste.
    Nausea verso questi nuovi farisei che caricano sugli altri pesi che neanche loro possono portare.
    Nausea, e anche compassione, verso tutti quei cristiani che riducono e traducono la Buona Novella in un moralismo che poco a a che fare con un Amore che si è fatto tutto a tutti...
    Ed in tempi bui come questi è ancora più importante riscoprire quelle voci profetiche che ancora oggi si possono trovare nella Chiesa (vedi intervento di Enzo Bianchi nel mio post "Ancora su Eluana & co.").

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  5. la fede è cieca
    o si è dentro o si è fuori
    non si può discutere o pensare

    è anche x qsto che ormai io sono definitivamente fuori

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  6. Ti capisco. Ma ti faccio presente che "dentro o fuori" si riferisce alle chiese, non alla fede. Valuta se lo "scambio" vale la candela.

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  7. lo so...
    difatti sono sul sagrato
    a picchettare
    ;)

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  8. Ho trovato la traduzione dell'articolo di cui ti ho parlato:

    http://malabolgia.splinder.com/post/20033165/Incinta+di+gemelli+in+Alagoinh

    E mi pare che se si deve condannare senza appello chi ha usato violenza alla bambina, non ci fanno bella figura nemmeno quelli che hanno abusato della buona fede della madre della Bambina.

    Il resto sono bazzecole al confronto. Secondo me.

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  9. Avete già scritto tutto voi e non posso che dirmi profondamente d'accordo con Enri74, Pepo, frastuono. Del resto l'abbiamo imparata insieme insieme in tanti anni, una fede fatta d'amore più che di leggi da rispettare per sentirsi dalla parte immacolata del mondo. Mi limito a condividere una riflessione che mi accompagna da un pò. Si parla spesso di Maria come esempio di purezza e amore incondizionato verso Dio. Meno forse di un'altra donna, che Gesù l'ha amato con tutto il trasporto di cui una donna può essere capace, quando si sente amata proprio per com'è, nel suo fango di umanità. Se Maria è l'immagine profetica di quello che un giorno l'uomo sarà, ritornato a casa dal suo creatore, forse oggi l'umanità è tutta Maddalena, prostrata nella polvere, in attesa che tante mani bianche lancino sassi e accuse e in ascolto per vedere se, anche questa volta una voce si leverà a dire "Chi è senza peccato..."

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