domenica 24 maggio 2009

Forum elezioni

Carissimi,


poiché i prossimi 6 e 7 giugno ci toccherà andare a votare (non so voi, ma io non sono certo entusiasta dell'idea...), tanto vale cominciare a pensare chi può essere sensato votare.


Parto dalle Comunali di Firenze, che forse sono le più interessanti, almeno per me. Dopo l'iniziale scetticismo, ho deciso che voterò Matteo Renzi. Non mi piace il suo stile da "arrampicatore" pesonale , ma mi sembra l'unico che propone qualcosa di apparentemente nuovo e che promette di mettere un po' i bastoni tra le ruote alla "massoneria rossa" cha da troppi, troppi anni governa incontrastata Firenze. Tra i consiglieri comunali, ho scoperto oggi che, nella lista "Sinistra per Firenze" c'è Paolo Sarti, pediatra nonchè scrittore e pittore, personaggio brillante che ho avuto modo di conoscere ai corsi pre-parto di Careggi. La sua piattaforma, mi pare molto condivisibile (anche molto in linea con quanto ci siamo scritti su queso blog), per cui ve lo consiglio volentieri. Tra l'altro fa parte di una lista di sinistra collegata a Renzi, un buon modo per ricordare al candidato sindaco che siamo con lui, ma che lui dovrebbe essere anche un po' di sinistra...


Alle Europee credo che darò voto di bandiera al PD, vista l'aria che tira, anche perché le liste di sinistra non sono neanche riuscite a mettersi insieme tra loro (fave!...) e rischiamo di restare entrambe sotto allo sbarramento del 4%, secondo i (deprimenti) sondaggi che ho visto


Mi farebbe piacere che chi legge condividesse suggerimenti e idee, tanto credo nessuno abbia la verità...

sabato 23 maggio 2009

POVERA scuola!...

Per salvare la scuola pubblica dalla bancarotta i genitori devono mettere mano al portafogli. Più di 250 dirigenti scolastici dell'Asal (l'Associazione scuole autonome del Lazio) hanno consegnato ai genitori una lettera sulla "grave situazione finanziaria". Faremo "di tutto per garantire il diritto allo studio e, nello stesso tempo, il contenimento della spesa - scrivono - Ma nelle attuali condizioni le due cose non sono più conciliabili e diventa indispensabile il versamento del contributo deliberato dal Consiglio d'istituto per contribuire alla sopravvivenza". [...]. Le scuole italiane, in questi cinque mesi del 2009, non hanno ricevuto neppure un centesimo per le cosiddette spese di Funzionamento didattico-amministrativo (toner, fotocopie, cancelleria, detersivi), i fondi per le supplenze sono stati ridotti del 40 per cento e per le visite fiscali, obbligatorie col decreto Brunetta anche per un giorno d'assenza, non ci sono fondi. Mancano, inoltre, i soldi per i corsi di recupero estivi nella scuola superiore che coinvolgeranno mezzo milione di studenti. Finora, gli istituti hanno tamponato con i cosiddetti residui di bilancio che sono presto svaniti. "Le scuole - segnala Francesco Scrima, leader della Cisl scuola - vantano un credito nei confronti dello Stato per un miliardo di euro". [...]. Così le scuole sono costrette a richiedere "contributi volontari" alle famiglie che oscillano tra i 20 ai 120 euro l'anno.


Fonte: http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-11/scuola-2009-11/scuola-2009-11.html


Tristezza. Paura. Manderemo i nostri figli a studiare dalle suore??

venerdì 22 maggio 2009

Una bella notizia!



















Notizia del 22 maggio 2009 - 16:30

Francesco Nuti, il ritorno



Sembra che il regista e attore toscano abbia superato depressione e alcolismo e dopo tentato suicidio e coma sia pronto a dirigere nuovi film





Un libro celebra il vecchio Francesco Nuti, quello di "Madonna che silenzio c'è stasera" della mitica canzone delle puppe a pera, di "Io, Chiara e lo Scuro". "Francesco Nuti. La vera storia di un grande talento", di Matteo Norcini (edito da Ibiskos, 24 euro) è pieno di testimonianze e immagini (oltre 400) su un genio del cinema italiano Anni '80 e '90.

Dopo un periodo assai tormentato, l'alcolismo, un tentativo di suicidio, il coma, la riabilitazione, ora Francesco Nuti, 54 anni compiuti il 17 maggio scorso, sta bene e forse tra un anno tornerà dal suo pubblico con un film. Intanto scrive poesie, dipinge e nel cassetto conserva due sceneggiature scritte prima che le ultime vicende personali gli impedissero di lavorare. Lo ha raccontato il fratello dell'attore e regista toscano, Giovanni Nuti, che stasera sarà presente alla presentazione del libro a Firenze.

«Francesco - ha spiegato Giovanni Nuti - aveva scritto due sceneggiature: le racconterà lui quando sarà pronto. Con Francesco abbiamo iniziato a scrivere a quattro mani un libro di poesie: c'è già il titolo, "Poesie raccolte". Ha anche iniziato a dipingere. Per me è guarito e sul suo futuro deciderà lui. Se qualcuno si chiede come mai non è qui stasera, dico che Francesco è un narcisista e un perfezionista: verrà davanti ai giornalisti quando si sentirà di farlo».

Poi alla domanda su quando sarà possibile rivederlo in pubblico ha aggiunto: «Credo fra un anno. Ho intenzione di portare nelle scuole di tutta Italia il cinema di Francesco Nuti - ha detto Giovanni Veronesi -: voglio che i ragazzi imparino a conoscere i suoi film. Porterò con me personaggi importanti; mi auguro che un giorno possa venire con me anche Francesco». (Libero News)

domenica 17 maggio 2009

Gli Altri e la paura

A proposito del post di Sandra, vi segnalo volentieri la bella Amaca di oggi di Serra su "Repubblica".


Che fa contrasto con le dichiarazioni dei nostri ineffabili Ministri della Difesa (vedi commento al post precdente) e dell'Interno. Da segnalare in particolare la "simpatica" esaltazione da parte del Ministro dell'Interno (!) di "Maroni e Manganelli" (il cognome del Capo della Polizia) come binomio vincente per "picchiare" duro contro la criminalità.


D'altra parte non possono sfuggire le dichiarazioni che, anche da parte PD (Fassino, Chiamparino) in vario modo giustificano la politica dei "respingimenti" dei migranti.


E' possibile immaginare una politica che, invece di parlare ai nostri istinti animali (Fuori gli estranei dalla mia tana!), faccia sua le istanze storiche ed etiche delle necessità dell'accoglienza? O, se vogliamo, dell'impossibilità a fermare la storia con le leggi, per di più penali? (Ricordiamoci che il Parlamento si appresta ad approvare il "reato di immigrazione clandestina". Reato penale!).


Di fronte agli estremisti al potere non si può tacere. Tempo fa, Sandra, parlavi di "diritto naturale". Alla fine, potrà la nostra paura negare a uomini disperati che cercano una vita migliore la possiiblità di poggiare i piedi sul nostro (?) Sacro Suolo?

giovedì 14 maggio 2009

Ho paura..............


http://www.youtube.com/watch?v=lk8vpuajKGc


http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/59238/Borghezio_si_unisce_ai_neonazisti_tedeschi._Congresso_a_Colonia_%C2%ABcontro_l%E2%80%99islamizzazione%C2%BB


Guardatevi il video francese su Youtube, in cui l'onorevole, sottosegretario alla giustizia, condannato più volte per aggressione e atti vandalici contro immigrati, inneggia alla croce celtica e elargice consigli su come prendere il potere in Europa, spacciando la destra neofascista come partito regionalista, molto regionalista e magari anche cattolico....


Io HO PAURA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

la matematica non è un'opinione

"In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere, per ciascun anno, il 20 per cento delle unità cessate nell'anno precedente." articolo 66 punto 7 della riforma Gelmini (vedi i tagli x regione).


ad esempio in 3 generazioni lavorative rimarrebbe solo un centoventicinquesimo dei professori attuali, in 4 generazioni 1/625 e cosi via. Chissá cosa avrá voluto dire...




martedì 5 maggio 2009

Lettera dall'Aquila

Pubblico una lettera scritta da Laura, giovane studentessa universitaria di Colle di Roio, paesino colpito dal terremoto. Il testo mette in luce il punto di vista di chi il terremoto lo ha subito e, al di là dei proclami e la propaganda del governo del tipo "tutto sotto controllo" che tutti i giornali e le televisioni si sono affrettati a divulgare senza il minimo spirito critico, sta sperimentando come funzioni in realtà la macchina degli aiuti...

Ciao a tutti. Oggi è il 20 aprile 2009. Per molti Abruzzesi lo sguardo è congelato all'alba del 6 aprile 2009. Io, fisso il mio sull'ennesimo sorriso paterno e rassicurante del nostro Presidente del Consiglio, che campeggia sul paginone centrale de Il Centro, quotidiano locale e che ancora una volta (pure quando un minimo di decenza richiederebbe moderazione), fa sfoggio di capacità ed efficienza facendo grandi promesse nella speranza che si dimentichi il prima possibile (si sa gli italiani hanno memoria moooolto corta), che fino al 5 aprile nel meraviglioso piano casa che si intendeva vararare a imperitura soluzione della crisi economica, di norme antisismiche nemmeno l'ombra.

Vi scrivo da Colle di Roio (AQ) uno dei paesini colpiti dal sisma del 6  aprile 2009.

Il mio paese.

Trovo molto difficile fare ordine nel turbinio di pensieri che mi gonfiano la testa, ma ci proverò. E scrivo questa nota perchè credo che solo uno strumento quale la rete permetta di conoscere altre verità, senza mediazioni se non dell'autore.

Il nostro campo è abitato da circa trecento persone, distribuite in una quarantina di tende. Tornati da una vacanza mai iniziata, assieme a Pierluigi, abbiamo cercato di dare un contributo alle attività di gestione della tendopoli che, nel frattempo, (era passata già una settimana dall'inaspettato evento), era andata sviluppandosi.

Come sapete non sono un tecnico, nè ho una qualche esperienza di gestione  logistica e di personale in situazioni di emergenza e quanto vi racconto può essere viziato da uno stato di fragilità emotiva (immagino mi si potrà perdonare). Il fatto è, che a fronte di uno sforzo impagabile profuso da molte delle persone presenti nel nostro campo, (volontari della protezione civile, della croce verde/rossa, vigili del fuoco, forze di polizia etc...), inarrestabili fino allo sfinimento, ci siamo trovati, o sarebbe meglio dire ci  siamo purtroppo imbattuti, nella struttura ufficiale della Protezione Civile stessa e nel suo sistema organizzativo.

La splendida macchina degli aiuti, per quanto ho visto io, poggia le sue  solide e certamente antisismiche basi, sulle spalle e sulle palle dei volontari; il resto da' l'impressione di drammatica improvvisazione. E non  perchè non si sappia lavorare o non si abbiano strumenti e mezzi, ma semplicemente ed a mio parere, perchè si è follemente sottovalutato il problema fin dall'inizio.

Se vero che il terremoto non è prevedibile è altrettanto vero che tutte le scosse precedenti (circa trecento più o meno violente prima dell'inaspettato evento) dovevano rappresentare un serio monito. Perchè non è servito il fatto che due settimane prima del sisma alcuni palazzi presenti in via XX settembre a L'Aquila, poi miseramente sventrati, erano già stati transennati perchè le  scosse che si erano susseguite fino a quel momento (la più alta di 4° grado,  quindi poca cosa...) avevano fatto cadere parte degli intonaci e dei cornicioni...

Una persona minimamante intelligente, a capo di una struttura così grande quale la protezione civile, avrebbe dovuto schierare i propri uomini alle porte della città, come un esercito, pronto a qualsiasi evenienza.  Ed invece mi trovo a dover raccontare che le prime venti tende del nostro campo se le sono dovute montare i cittadini del paese (ancora stravolti del

sisma), con l'aiuto di una manciata di instancabili volontari, che manca un coordinamento tra i singoli gruppi presenti, che la segreteria del campo (che cerchiamo di far funzionare), è rimasta attiva fino a ieri con un Pc portatile di proprietà di mia proprietà, acquistato "sia mai dovesse servire", e con quello di un volontario; che siamo stati dotati di stampante e telefono ma per la linea Adsl (in Italia ancora uno strano coso...) stiamo ancora aspettando e quello che siamo riusciti a mettere in piedi è merito dell'intelligenza di qualche giovane del posto e dei suoi strumenti tecnici; che abbiamo dovuto  chiamare chi disinfettasse e portasse via mucchi di vestiti perchè arrivati sporchi e non utilizzabili; che che fino dieci giorni dal sisma avevamo un rubinetto per trecento persone, nessuna doccia, circa 20 bagni chimici e nessun tipo di riscaldamento per le tende.

Vi ricordo che in Abruzzo ed a L'Aquila in particolare la primavera fatica ad arrivare e che anche in queste notti la temperatura continua ad essere prossima prossima allo zero. Non ci si può quindi stupire che molte persone, la maggior parte delle quali anziane (e non tutte con la dentiera...), cocciutamente ed in barba alle direttive che vietano di rientrare nelle case, contiunano a fare la spola dalla tenda al bagno di casa.

Potreste obbiettare che tutto sommato e visti i risultati raggiunti nel seguire più di quarantamila sfollati questi problemi sono inevitabili e bisogna solo avere pazienza. Condivido il ragionamento.

Quello che mi lascia stupito, che la gente non sa e che gli organi di informazione si guardano bene dal dire è che tutta la macchina si basa all'atto pratico, sulla volontà ed il cuore di persone che lasciano le loro case e le loro famiglie e che non pagate, cercano di ridare un minimo di dignità e conforto a chi, a partire dalla propria intimità, ha perso tutto o quasi. La protezione civile che molti immaginano (alla Bertolaso per intenderci) non esiste nei campi, almeno non nel nostro. I volontari si alternano, perchè obbligati ad andarsene dopo circa 7 giorni.

Cosa comporta tutto questo?

Che ogni settimana si vedono facce nuove con la necessità di ricominciare a conoscersi ed imparare a coordinarsi, che il capo campo cambia anche lui con gli altri e quindi può avere esperienza o meno, che spesso, ed è il nostro caso, la gestione di alcune attività è affidata ai terremotati perchè non viene inviato personale apposito, con inevitabili problemi, invidie acrimonie e litigate tra...poveri.

Volete un esempio cristallino della disorganizzazione?

La nostra psicologa, giunta al campo per propria cocciuta volontà, è rimasta anche lei solo una settimana. Vi immaginate quale può essere l'aiuto ed il sostegno che una persona addetta può dare e quale fiducia può risquotere per permettere alle persone di aprirsi, se cambia con cadenza domenicale??? A questo si aggiungano l'inesperienza di molte persone (spesso e per fortuna sconfitta dalla volontà di far bene) e le tristi e umilianti dimostrazioni di miseria umana che ci caratterizzano e che risultano ancora più indecenti ed inaccettabili in casi di emergenza.

Qualcosa di buono però ragazzi l'ho imparato.

Ho imparato che per la richiesta di materiale devo inviare un modulo apposito e che a firmare lo stesso non deve essere il capo campo, la cui responsabilità, fortuna sua, è solo quella di gestire trecento vite, trecento anime, più tutti coloro che ci aiutano dalla sera alla mattina, ma serve il visto del Sindaco, oppure del presidente di circoscrizione oppure di un loro delegato (pubblico ufficiale). Noi dopo aver speso due giorni per individuare chi dovesse firmare questi benedetti moduli, sappiamo che dobbiamo prendere la macchina e quando serve (ovviamente più volte al giorno), raggiungerlo al comune.

Un'ultima noticina.

Due giorni fa la Protezione civile si è riunita con gli esperti, ed ha ritenuto che non vi siano motivi di preoccupazione relativamente alle dighe abruzzesi (la terra trema ogni giorno). Ora ricordandomi che analoga sicurezza era stata espressa all'alba di una scossa di quarto grado e pochi giorni prima che il nostro inaspettato evento facesse trecento morti e azzerasse l'economia e la vita di migliaia di persone...ho provveduto, poco elegantemente, ad eseguire il noto gesto scaramantico...

Però dei regali li ho ricevuti.

Sono le lacrime di molte delle persone che hanno lavorato alla tendopoli,  trattenute a stento nel momento dei saluti; sono le parole e gli sguardi dei vecchi del paese, che mescolano dignità e paura, coraggio e rassegnazione, senza mai un lamento.

Un'altra cosa.

Vi prego chiunque di voi possa, prenda il treno l'aereo o la macchina e si faccia un giro per L'Aquila e d'intorni. Le tendopoli non sono tutte come quelle a Collemaggio. Scoprirete il livello di falsità che viene profuso a piene mani dagli organi di comunicazione oramai supini e del livello di indecenza del ns presidente del consiglio che prima con lacrime alla cipolla e poi con sorrisi di plastica distribuisce garanzie e futuro a chi, vivendo in tenda e saggiando sulla pelle la situazione sa, che sono tutte palle.

I morti sono serviti subito per mostrarsi umano e vicino alle famiglie, ma ora è meglio dimenticarli in fretta..Via via..nessuna responsabilità, nessun dolo. I pm sono dei malvagi.. ricostruiamo in fretta.. forza la vità e bella,  vedrete, tra un mese sarete tutti a casa... Conoscete i nomi delle famiglie che doveva ospitare nelle sue ville?

Le virtù umane travalicano gli eventi, le sue miserie non hanno confini.

Se volete vi prego fortemente di inviare questa mail a quanti vi sono amici. La stampa nazionale si è guardata bene dal pubblicarla.

Un saluto a tutti.

Laura

Lettera aperta al Ministro Brunetta


TOSCANA

Firenze, 28 aprile 2009

Lettera aperta al Ministro Brunetta

 Un anno di dichiarazioni mediatiche, di tornelli, di faccine, di politica del “colpirne 100 per educarne uno”sono davvero riuscite a migliorare l’efficienza e l’efficacia nella Pubblica amministrazione? Caro ministro, se trova tempo tra una battuta da Bagaglino e l’altra può spiegarci in che modo la sua rivoluzione delle pubbliche amministrazioni ha ridotto la burocrazia? Se si sono accorciate le liste di attesa negli asili nido e negli ospedali? O forse sono diminuite le consulenze super pagate e le assunzioni più o meno celate da parte dei politici amici anche suoi?

Il suo atteggiamento nei confronti della CGIL è noto a tutti. Ora si passa alle offese. Lei afferma che il nostro modo di fare sindacato “fa schifo”. Esprimendo fra l’altro un “giudizio”,  falsificando le questioni e mentendo sapendo di mentire.
Come mente quando dice che grazie a lei ora si possono licenziare i dipendenti pubblici. Memoria “corta”, caro ministro! questa norma esiste da anni e si trova nei contratti nazionali di lavoro (da lei tanto vituperati…). Si spaccia per un innovatore ma è uno che copia solo e vende per sue cose già decise da altri!

 Da anni esistono, sempre nei contratti nazionali di lavoro, norme che impediscono l’erogazione “a pioggia”, tramite la valutazione individuale, del salario accessorio, cioè di quella parte di stipendio che deve essere contrattata a livello di Ente o di Azienda e che deve corrispondere al miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi resi alla cittadinanza.
Legga i contratti, caro Ministro, e se vuole fare cosa giusta si adoperi perché chi li deve applicare lo faccia, senza però volere sembrare il salvatore della patria od il fustigatore dei così tanto denigrati dipendenti pubblici.

La FP CGIL della Toscana ha apprezzato la proposta di legge del Vice Presidente Federico Gelli, efficacemente denominata “anti Brunetta”. Ed ha apprezzato come Il Tirreno abbia informato l’opinione pubblica su questa vicenda dando anche la possibilità, on line, di esprimere, a chi volesse farlo, il proprio assenso o dissenso. La proposta in questione non è una norma “salva fannulloni”, come vuole fare credere il ministro. Si sta verificando la possibilità di correggere assurde norme che colpiscono tutti, anche coloro che fannulloni non sono davvero.

La FP CGIL Toscana ha inviato in questi giorni una email chiedendo che si rispondesse al quesito. Non pensavamo che nel nostro paese non fosse più possibile criticare il Governo, né tanto meno organizzare il dissenso.
Ma avere invitato ad esprimersi, a criticare, ha suscitato le sue ire e le offese gratuite. Caro ministro, devo dire che o è  poco informato o è un gran bugiardo, perché quando sostiene che “noi abbiamo invitato a votare a favore di chi non lavora” dice una cosa formalmente e sostanzialmente falsa.

Ma a lei basta fare scoop, spararle grosse e alte, mistificando la realtà e falsificando i contenuti con la convinzione che tanto nessuno ci farà caso. Si chiama demagogia!

La CGIL non condivide molto di quanto sta facendo come Ministro e questa è cosa nota e, mi permetto di sottolinearlo, legittima (almeno per ora…). Ci troviamo spesso soli in questa difficile battaglia a difesa della dignità e della professionalità dei dipendenti pubblici, ma tant’è. Speriamo che il suo atteggiamento aiuti altri a ravvedersi in fretta.
Le Pubbliche Amministrazioni hanno bisogno di altro. I dipendenti pubblici hanno bisogno di altro. I cittadini hanno bisogno di altro. Aspettiamo con fiducia il ministro, che con la solita solerzia saprà prima o poi affrontare anche questi problemi.
Speriamo con un atteggiamento diverso, con meno arroganza. Ascolti chi non la pensa come lui. Il confronto, il rispetto delle opinioni diverse,  sono elementi fondamentali per la democrazia.

Per finire devo dire che  queste sue uscite contro di noi aiutano i lavoratori a vedere chi davvero sta dalla loro parte.
Ma questo è un altro discorso.

Andrea Brachi
Segretario generale FP CGIL Toscana

sabato 2 maggio 2009

La fine di Delara

La vigilia del 1° maggio, giorno simbolo di libertà e dignità della persona in Occidente, Delara è stata giustiziata in Iran. Aveva 23 anni e a 17 anni si era accusata di omicidio, forse per difendere il fidanzato. Forse era innocente. Aveva già provato a togliersi la vita, ma glielo avevano impedito. Altri 150 minorenni restano nel braccio della morte in Iran. 8 sono stati giustiziati (ma davvero si dice così?) lo scorso anno.


Pare che la Shari'a preveda la pena di morte per apostasia, bestemmia, omicidio di un musulmano e adulterio. Alcuni passi del Corano giustificherebbero questa scelta. Li ho letti (vi segnalo anche il link in fondo alla pagina). Ho trovato molte maledizioni agli infedeli, contro cui il Musulmano deve lottare, ma nessun accenno all'omicidio, tanto meno di Stato. La mia conoscenza del Corano è praticamente nulla, ma mi viene da pensare che ancora una volta gli uomini (di fede?) abbiano fatto dire a Dio parole che non ha mai detto. Quanti anni ci vorranno perché cancelliamo le condanne a morte dalla bocca del dio che gli uomni hanno fabbricato? Perché non è solo un fatto di Islam, se nello Stato Pontificio vi sono state esecuzioni fino al 1870 e negli USA vi sno state esecuzioni di minorenni fino al 2005.


D'altra parte "Ci può essere una legittima diversità di opinione anche tra i Cattolici sul fare la guerra e sull’applicare la pena di morte, non però in alcun modo riguardo all’aborto e all’eutanasia". L'autore di quesa lettera del 2004 non è un anticlericale irriverente ma l'allora Cardinale Joseph Ratzinger.


Lo Spirito soffia dove vuole. Ma quanti secoli ci vorranno ancora perché ne sentiamo la voce?

Sex strike

Sciopero del sesso delle donne in Kenya per convincere gli uomini a smettere le guerre fratricide. Tra l'altro, pare che anche le prostitute saranno pagate dalle associazioni femminili per non offrire i loro servigi.


Da Aristofane in giù, a mali estremi rimedi estremi. Dite che dovremmo chiedere a Veronica di tenere Silvio a stecchetto?