mercoledì 3 giugno 2009

Appello per le elezioni europee

Questo post non è rivolto a chi nel week-end soddisfatto voterà Berlusconi. Francamente, non saprei che dirgli.


Vorrei ragionare a chi non voterà perché schifato dalla politica e deluso dal Partito Democratico, o a chi voterà Italia dei Valori (voto di protesta?). Vi scrivo perché non sono d'accordo (anche se so che farò arrabbiare gli amici dipetristi).


1) Come molti hanno scritto, la distanza in voti tra PdL (sicuro vincitore) e PD sarà determinante. Se, oltre a perdere il PD viene travolto, il re avrà una legittimazione in più a fare il bello e il cattivo tempo.


2) A chi dice "ma il PD non ha fatto opposizione, IdV invece..." rispondo che ricordare quotidianamente la disonestà del premier è utile ma non basta, e che quando questo viene fatto in modo smaccatamente fazioso (cosa che a Tonino riesce benissimo...), forse è anche controproducente. E non basta perché, a parte la questione morale, non ho idea di cosa pensi IdV sull'economia, la politica internazionale, la bioetica; anzi ho idea che potrebbe pensare qualunque cosa, a seconda di cosa fa guadagnare più voti...


3) Si dice che il PdL non conosce democrazia al suo interno e che Berlusconi si candiderà in modo truffaldino in tutte le circoscrizioni, quando non andrà mai in Parlamento europeo. Esattamente le stesse cose si possono dire di IdV ("creatura" di Tonino) e della sua candidatura in tutte le circoscrizioni.


4) Si dice che il PD non ha identità, che difende i diritti dei lavoratori ma strizza l'occhio alle imprese, che è laico ma è influenzato dagli orientamenti della Chiesa, che si interessa a volte troppo poco dei diritti di immigrati e carcerati, a volte troppo poco della sicurezza dei cittadini. Tutto vero. Ma riuscite a immaginare un progetto politico vero che non sia in grado di tenere conto insieme queste diverse esigenze? Gli estremisti al potere li abbiamo già, e siamo a discutere se e quando medici e presidi debbano essere delatori di malati e bambini senza documenti. Dall'altra parte (sinistra) mi pare ci sia solo quello che l'efficace Guzzanti-Bertinotti chiama il "voto dilettevole" (contrapposto al voto utile).


Insomma, il PD è ancora un embrione, ma, come direbbe la Binetti, non abortiamolo! Io alternative all'orizzonte per un cambiamento della politica italiana nei prossimi anni non ne vedo...

Nessun commento:

Posta un commento