lunedì 8 giugno 2009

Elezioni europee. commento a caldo

Mi vengono tre pensieri guardando i risultati delle Europee.


1) Berlusconi non è immortale. E' bastato tirare su il velo su qualche peccatuccio veniale e già una quota rilevante del suo elettorato non lo vota più. Forse è l'inizio della sua "fine" politica (il "papi" di Noemi potrà diventare Presidente della Repubblica? Io penso di no)


2) La destra sopravvive bene e resta maggioranza nel Paese anche se il consenso di Berlusconi cala. La Lega, con tanto di incrociatori che respingono gommoni di disperati, cresce. Ci dobbiamo abituare? Ci dobbiamo dialogare? Torneremo alle manifestazioni di piazza l'un contro l'altro armati come negli anni Settanta?


3) La destra oggi è maggioranza in (quasi) tutta Europa. Avremo forse la consolazione di qualche incrociatore francese accanto ai nostri nel Canale di Sicilia. L'Europa delle Patrie (come ho sentito dire stamattina a un pallidissmo rappresentante radicale) vince su quella federale. Ognuno è padrone a casa sua e in culo allo straniero.


Il fatto che la Sinistra italiana non sia arrivata al Parlamento europeo non è una notizia. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

1 commento:

  1. Io credo che il moralismo tutto sommato nell'Italia cattolica resti abbastanza forte.
    Per cui farsi una legge a proprio uso e consumo è consentito, ma farsi delle ragazze a pagamento (e, soprattutto, farsi scoprire...), via, per un capo del governo non sta bene.
    Per questo penso che Berlusconi sia al suo tramonto. Non, purtroppo, la destra xenofoba, con annesso nazionalismo con tanto di ronde colorate.
    Di fronte a tutto questo, spero che nei prossimi anni quel che resta della classe dirigente di sinistra sappia dare delle risposte che vadano al di là delle condanne "morali". Non sarà facile, ma bisogna pur crederci, no?

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