martedì 10 novembre 2009

Buon senso e responsabilità

Allora vi racconto una storia: immaginiamo che una donna,  sana, sulla trentina, dalla storia clinica assolutamente tranquilla e priva di complicazioni, si trovi in questi giorni alle ultime settimane dal suo secondo parto, con la prospettiva di attraversare l'inverno con un bambino che frequenta la scuola materna , noto covo di contagi d'ogni tipo, e un neonato a casa.


Immaginiamo che la donna sia tendenzialmente restia a farsi prendere dal panico su questioni di salute, forse viziata dalla sua fortuna, e si accinge, insieme al compagno a farsi un'opinione lucida e informata sulla questione vaccino H1N1. Internet, giornali, telegiornali, pareri di amici, medici e non, il confronto con i propri medici di famiglia e il pediatra e...in pochi giorni è il panico!


Sì perché tutti hanno opinioni solide e motivate e ricchissime di dati e, in bocca a ciascuno queste sembrano inattaccabili e convincenti. Oppure può capitare di trovare, all'interno di una stessa fonte, tutto e il contrario di tutto, dalle stime sulla mortalità, sospetti di intrighi internazionali da parte dei soliti ignoti, all'appello pressante al vaccino, seguito naturalmente dalla dichiarazione che la normale influenza fa meno vittime dell'alluce valgo e che per prevenirla non c'è niente di meglio che lavarsi le mani, parola di Topo Gigio. Oppure ancora può capitare che il pediatra, loquace quanto un  cactus sotto il sole, balbetti un generico, "vaccini, vaccini, tutti, lei , il bambino, telefoni in ambulatorio, avanti il prossimo!, ma la dottoressa di familgia, più disponiblie le dica "Io sono tenuta a darle tutte le informazioni e a vaccinalrla se me lochiede, ma al suo posto avrei gli stessi dubbi" Salvo poi chiederle, tramite la segreteria dell'ambulatorio, di firmare una dichiarazione nel caso decida di non vaccinarsi, con la quale la donna si assuma  ogni responsabilità della propria scelta. In famiglia, poi si scatenano le ideologie e padri, nonni, (più gli uomini, le donne tacciono), zii e chi per loro, si affannano a difendere la propria posizione risalendo ai massimi sistemi, evocando il ritorno alla natura, piuttosto che la fede nel progresso scientifico, il fatalismo stoico e i rimedi fai da te, dal propoli al tè verde!


Nel frattempo il tempo passa, le contrazioni preparatorie cominciano a farsi sentire, gli ultimi esami costringono a muoversi tutti i giorni verso lughi affollati, Asl, ospedali, ambulatori, l'influenza stagionale attacca con le sue tossi e le sue febbriciattole (ma no i sintomi della A sono altri....) e via con pediatri, sale d'attesa, colpi di tosse, gel disinfettante in borsa e...l'impossibilità di decidere da sola, sapendo che decide per due, no!, per tutta la famiglia. E la mente va oltre il virus A, all'inverno che ci aspetta, alle tante altre insidie che si nascondono là dietro quel salto che quella creaturina sta per fare a giorni: non c'è amica al secondo figlio che non abbia fatto la sua nottata al meyer per bronchiti, bronco spasmi, polmonite e affini eh...si sa il primo all'asilo, non si può impedrire...eh, no ameno di non chiuderci in camere iper bariche e comunicare via sms dal salotto alla camera, e già qualcuna delle mamme propone "Ah io il mio lo rimando all'asilo a primavera!"...E poi?


Conclusione della storia? nessuna, forse solo una rinnovata consapevolezza, non risolutoria e nemmeno molto scientificamente sostenible, ma si sa le donne incinta hanno a che vedere più con il selvaggio che col razionale: siamo mortali e appesi a un filo oscillante tra indici di probabilità, ognuno fa del suo meglio per agire a difesa di chi ama, ma il risultato non è scontato, né in un senso né in un altro, forse perché il problema è altrove, in quel luogo scuro dove abbiamo rimosso il terrore della morte e della malattia, nella smagliante certezza di saperle governare. Forse un pò più di umiltà in chi nega, afferma, batte comunicati, lavandosi le mani, nel frattempo, dai germi e dalle responsabilità aiuterebbe...forse...ma il problema resta aperto, insieme a quello dell'onestà di chi pretende di dire il vero.

2 commenti:

  1. grazie...Un abbraccio!
    P.S. non ce l'avevo con nessuno di voi ovviamente, miei compagni di blog! Le vostre opinioni e il vostro materiale mi sono state utilissime per ragionare sulla cosa, anche perché vi so in buona fede e in amicizia (grazie anche ad Enrico per i documenti che mi ha fornito e per la sua professionalità!). Scegliere resta difficile, soprattutto sotto tante pressioni...dell'ultimo momento ma...temo vada presa così.
    Covando l'uovo....

    RispondiElimina
  2. grazie...Un abbraccio!
    P.S. non ce l'avevo con nessuno di voi ovviamente, miei compagni di blog! Le vostre opinioni e il vostro materiale mi sono state utilissime per ragionare sulla cosa, anche perché vi so in buona fede e in amicizia (grazie anche ad Enrico per i documenti che mi ha fornito e per la sua professionalità!). Scegliere resta difficile, soprattutto sotto tante pressioni...dell'ultimo momento ma...temo vada presa così.
    Covando l'uovo....

    RispondiElimina