martedì 2 dicembre 2008

Meglio perseguitati che sposati...

Non bisognerebbe mai finire di stupirci.


Decine di paesi nel mondo ancora adottano politiche francamente persecutorie nei confronti degli omosessuali, dalla pena di morte ai lavori forzati.


In settembre la giovane Rama Yade, Ministro dei Diritti Umani della Francia di Sarkozy, ha proposto una petizione all'ONU per la depenalizzazione mondiale dell'omosessualità.


Ieri i massimi portavoce dello Stato Pontificio (dobbiamo chiamarla Chiesa, e per di più "cattolica"?) alle Nazioni Unite si sono detti nettamente contrari alla proposta, perché potrebbe costituire una indiretta legittimazione ai matrimoni gay.


Attendiamo ora con ansia dichiarazioni contrarie alla scuola pubblica perché sfavorisce quella privata, al pacifismo perché contrasta con Dio-Patria-Famiglia e all'attività fisica delle donne in gravidanza perché potrebbe aumentare il rischio di abortività.


Dobbiamo smettere di incazzarci o di prenderli sul serio?

1 commento:

  1. Porto all'attenzione vostra anche il fatto che lo Stato Pontificio non ha firmato neanche la convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità; le motivazioni le potete trovare riportate nell' intervento all'ONU del nunzio apostolico Celestino Migliore.
    Sono sempre più convinto che sia più profetica la società civile che la Santa Sede...

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