mercoledì 22 ottobre 2008

Il dialogo del premier con l'Università...

Berlusconi oggi: "Non permetterò l'occupazione delle Università. L'occupazione di luoghi pubblici non è la dimostrazione dell'applicazione della libertà, non è un fatto di democrazia, è una violenza nei confronti degli altri studenti che vogliono studiare. Convocherò oggi  il ministro degli Interni, e darò a lui istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell'ordine per evitare che questo possa succedere".


[Per la cronaca vi informo che buona parte delle occupazioni prevede la prosecuzione della didattica, una sua "trasformazione" per renderla visibile in piazza o un suo blocco solo temporaneo].


Lo stesso giorno, Napolitano scrive a studenti, dottorandi e ricercatori della Sapienza: "E' indispensabile che su questi temi non si cristallizzi un clima di pura contrapposizione, ma ci si apra all'ascolto reciproco, a una seria considerazione delle rispettive ragioni". "[Sulla] tematica degli ordinamenti e della gestione del sistema universitario è atteso un confronto tra il governo e gli organismi rappresentativi delle Università''.


Per la cronaca, se vi fosse sfuggito, a oggi non c'è nessun "tavolo" di discussione tra il Governo e l'Università sulla sedicente riforma.


E' troppo dire ci si avvicina pericolosamente a una concezione autoritaria dello Stato?

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