mercoledì 22 ottobre 2008

Università davvero in pericolo!

Spero che vi sia giunta all'orecchio la notizia della grande manifestazione in difesa della scuola e dell'Università di martedì scorso (40000-60000 persone solo a Firenze). Era da un po' che non tornavo in piazza, ma credo che stavolta sia proprio necessario mobilitarci.


In particolare per quanto riguarda l'Università e gli enti di ricerca pubblica, la legge 133 (già approvata alla chetichella in estate, coglioni noi...), mi pare rischi di essere proprio un "salto di qualità", non sono i "soliti" tagli... Nello specifico (cito da dica133)


1) riduzione del turn-over al 20% per le Università (su 5 che vanno in pensione 1 solo verrà assunto) nel periodo 2009-2013 con la seguente riduzione di finanziamento (-64 milioni-euro nel 2009, -190 milioni-euro nel 2010, -316 milioni-euro nel 2011, -417 milioni-euro nel 2012, -455 milioni-euro nel 2013).


2)  Il finanziamento dell’abolizione dell¹ICI sulla prima casa per le famiglie con redditi alti si basa tra gli altri sul decreto legge n. 93/2008 che ridurrà ogni anno (fino al 2013) di 467 MILIONI DI EURO il fondo statale di finanziamento ordinario delle università.


Sommando i soli tagli all¹università provenienti da ICI e turn-over si ha che nel quinquennio 2009-2013 ci sarà una riduzione di quasi 4 miliardi di euro (circa 8.000 miliardi delle vecchie lire!!).


3) Nella legge n. 133/08 viene inserita una norma che concede la possibilità alle università italiane di trasformarsi in fondazioni private. Sono del tutto evidenti i rischi per l¹autonomia degli atenei e dei docenti oltre che per quei settori e ambiti di ricerca che non sono appetibili sul piano economico. Di fatto il combinato disposto ­ taglio indiscriminato delle risorse e possibilità di trasformazione in fondazione privata ­ rischia di modificare il sistema universitario nazionale in un sistema di formazione estremamente
debole e con accessi differenziati in base al censo.


4) Concreto e prossimo rischio di licenzialmento per i precari. Infatti l’articolo 49 della legge 133/2008 non permette l’utilizzo del medesimo lavoratore con più tipologie contrattuali per periodi di servizio superiori al triennio nell’arco del quinquennio ultimo e il 37-bis inserito nel ddl 1441 in iter d¹approvazione parlamentare blocca la procedura delle stabilizzazioni. Come dire: lavoro precario non più, lavoro a tempo determinato mai più.


Oltre alla petizione che trovate sul sito che vi ho segnalato (fatto dai precari di Scienze Politiche di Firenze), non posso non ricordarvi


- la manifestazione nazionale per la scuola a Roma il 30.10 p.v.


- la manifestazione nazionale per l'Università e la ricerca a Roma il 14.11 p.v.


Temo che non riusciremo a fermarli, ma almeno credo ci si debba provare...

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