mercoledì 16 aprile 2008

E mi ci metto anch'io nelle riflessioni del dopo voto, con una considerazione e una proposta.

1) la considerazione è che il risultato schiacciante del PDL, a mio parere, esprime soprattutto la solita, storica tentazione italiana di consegnare la politica in mano a personaggi dall'immagine forte, o apparentemente tale (Il Berlusca liftingato e l'Umberto infartutato ma ancora capace di celodurismo non rispecchiano esattamente la mia idea di forza ma evidentemente....); votare Berlusconi oggi è votare soprattutto il suo presunto charme decisionista, l'aspetto "gossip"-nazional popolare del suo essere "come noi" ("Sto festeggiando con Umberto, anzi lui sta aspettando le penne al pomodoro" dichiara Silvio a Porta a Porta, ottenendo il duplice e velenoso scopo di farsi veere vicino alla gente e di far passare l'alleato come un povero vecchio in attesa della cena da ospizio). Ma quello che mi amareggia veramente è il voto alla Lega. Votarla oggi, quando moderate istanze federaliste, rivoluzionarie negli anni '90, sono ormai diventate patrimonio condiviso di quasi tutti i programmi politici, significa votare il razzismo becero, irrazionale, fascistoide che serpeggia in tutte le nostre città, in cui anche noi, si dai lo sappiamo, abbiamo imparato a guardare con strisciante disagio i volti stranieri di tanti con-cittadini non italiani. (3 anni fa persone "al di sopra di ogni sospetto" mi consigliavano con aria vagamente schifata, come se annusassero cattivo odore di partorire in clinica privata perché "sai, a Careggi ci sono gli extracomunitari..."). Questo è per me, come cittadina, come insegnante, come figlia di quella scuola e di quella chiesa che mi ha insegnato, e ci ho creduto e ci credo davvero, che la dignità dell'uomo non sta nel colore della sua pelle, è la più grande cocente sconfitta!
2) La proposta. E' stato bello dibattere via mail di questi problemi; ognuno di noi se ne sarà portato un pezzettino nella vita, negli uffici, nella famiglia. Questo è già fare politica, la politica dei cittadini che non devono per forza candidarsi per partecipare. Quindi continuiamo, magari dandogli una forma più precisa (blog, o che so io mi appello agli esperti) sorvegliamo, critichiamo, proponiamo,denunciamo, informiamo, confrontiamoci, per non addormentarci nel solito lamento quotidiano contro il governo ladro e via dicendo... Questo si, questo "si può fare"! Chi ci sta? Un abbraccio grosso a tutti Sandra

Nessun commento:

Posta un commento