Condivido volentieri con voi la mail che ho mandato poco fa alla redazione de "L'Unità"
Caro Direttore,
malgrado il vostro sito Internet riporti molte e-mail critiche nei vostri confronti in relazione all’iniziativa referendaria di Grillo, nulla traspare sull’argomento nell’edizione stampata dell’”Unità” di oggi (eccetto il commento di Marco Travaglio). E questo silenzio fa pensare. Fa pensare a chi, come me, da sinistra non ama Grillo, ma crede che l’iniziativa dei referendum sull’informazione abbia un senso. Fa pensare che i finanziamenti di Stato fanno troppo comodo anche a voi per poter discutere apertamente del merito della questione. Fa pensare che un giornale come l’Unità ha senso se è un laboratorio delle idee, non la voce del “politically correct” di sinistra. Fa pensare che quel 93% di giovani, che, secondo il sondaggio SWG da voi pubblicato, non partecipa attivamente alla politica (me compreso), ha i suoi motivi, se questo atteggiamento è l’espressione della sua parte “migliore”. Non ci tocca che tenerci Grillo (e Berlusconi, purtroppo), in attesa di tempi migliori…
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