martedì 26 gennaio 2010
Smaltimento rifiuti tossici dello stato italiano
anche in:
http://www.facebook.com/video/video.php?v=1330804598785&ref=nf
giovedì 17 settembre 2009
Giornalismo di servizio
Un Venerdì di qualche settimana fa...
Se una persona superficiale smette di leggere, cosa deve pensare? "Se lo dice lui non c'è altro da fare..."
E invece se uno legge l'articolo scopre qualcos'altro...
"E l'Italia, poi... Nel vostro Sud il solare sarebbe la scelta migliore. E siete ancora più fortunati perché avete un ottimo potenziale per l'energia geotermica. In Italia c'è meno bisogno di nucleare che in altri Paesi, ... che hanno meno alternative".
Ogni commento è superfluo.
mercoledì 4 febbraio 2009
Il discorso di Robert Kennedy contro il PIL
Era il 18 marzo del 1968. Tre mesi prima di essere assassinato in un hotel di Los Angeles, in un discorso all’Università del Kansas, Robert Kennedy per primo mette in discussione il Prodotto Interno Lordo (PIL) come mezzo per misurare il benessere di un paese.
Da allora sono passati quarant’anni ma non è cambiato quasi nulla. Continuiamo a misurare il benessere delle nazioni con il PIL. D’altra parte l’idea che questo indice non significhi più un granché ha raggiunto tanti. Basta ricordare che sul tema c’è stata una conferenza internazionale il 19 e 20 novembre 2007. Il titolo era significativo, “Beyond GDP” - ovvero “Oltre il PIL” - così come i nomi degli organizzatori: Commissione europea, Parlamento Europeo, OCSE e WWF. E il presidente francese Nicolas Sarkozy ha dato l’annuncio che due premi Nobel per l’economia - Joseph Stiglitz e Amartya Sen -, avrebbero studiato nuovi indicatori di crescita per il suo paese.
Per chi vuole approfondire la questione vi segnalo l’articolo Dal PIL al BIL. Costruire il Benessere Interno Lordo, mentre chi è interessato al testo integrale del discorso può andare qui. Finisco con il link alla registrazione audio del discorso.
martedì 9 dicembre 2008
Scusate se insisto sull'ambiente...
Abbiate la pazienza di seguire tutto il ragionamento... un saluto.