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giovedì 30 settembre 2010

Testo integrale del discoso di Di Pietro sulla fiducia a Berlusconi

A parte che il Parlamento è "il luogo più alto dove si svolge il dibattito politico e in quella sede deve ritenersi ampia la dimensione del diritto di critica politica" (sic!) per cui non si paventa comunque la possibilità di una querela a Di Pietro da parte di Berlusconi, dopo le affermazioni fatte verso quest'ultimo in aula durante le dichiarazioni di voto per la fiducia al Governo di ieri; ma ho voluto riportare il testo integrale del discorso di Di Pietro per far notare che con tutte le "accuse" che gli ha fatto (che ho voluto sottolineare), se anche una sola di queste fosse falsa, il vostro presidente del consiglio dovrebbe comunque intentare una causa al segretario dell'Italia dei Valori, non credete?

Con il rischio poi di riperdere e dover pure pagare le spese, come è già successo nel 2005 nel processo Berlusconi Vs Travaglio/Luttazzi per l'intervista del 2001 durante il programma Rai Satyricon (clicca qui per la sentenza, che contiene anche la trascrizione dell'intervista). sentenza Berlusconi Vs Travaglio-Luttazzi







Testo integrale


Sig. presidente del Consiglio,



Lei è uno spregiudicato illusionista, anzi un pregiudicato illusionista che, anche oggi, ha raccontato un sacco di frottole agli italiani, descrivendo un’Italia che non c’è e proponendo azioni del Governo del tutto inesistenti e lontane dalla realtà.


Fuori da qui c’è un Paese reale che sta morendo di fame, di legalità e di democrazia e Lei è venuto qui in Parlamento a suonarci l’arpa della felicità come fece il suo predecessore Nerone mentre Roma bruciava.




Quella stessa Roma che anche oggi i barbari padani vogliono mandare al rogo, insieme alla bandiera e all’Unità d’Italia.



Sono sedici anni che racconta le stesse frottole, ma le uniche cose che ha saputo fare finora sono una miriade di leggi e provvedimenti per risolvere i suoi guai giudiziari o per sistemare i suoi affari personali.



Al massimo, ha pensato a qualche altro suo amico della cricca, assicurando a lui prebende illecite e impunità parlamentari, proprio come prevede il vangelo della P2, Cosentino, Dell’Utri e compagnia bella docet!



Anzi, no! Un’altra cosa lei è stato ed è bravissimo a fare, e lo ha dimostrato ancora una volta in questi giorni: comprare il consenso dei suoi alleati ed anche dei suoi avversari. I primi pagandoli letteralmente con moneta sonante, con incarichi istituzionali, con candidature e ricandidature di favore; i secondi ricattandoli con sistematiche azioni di dossieraggio e di killeraggio politico di cui lei è maestro.



Sì, perché Lei, sig. Berlusconi è un vero “maestro”: intendo dire un maestro della massoneria deviata, un piduista di primo e lungo corso, un precursore della collusione e della corruzione di Stato.



Anzi di più. Lei è l’inventore di una forma di corruzione di nuovo conio, più moderna e progredita: cambiare le leggi in modo da non far risultare più reato quel che prima lo era e in modo da non rendere più punibili coloro che prima potevano essere condannati.



Questa mattina, Lei si è gonfiato il petto ricordando un nobile principio liberale: “Ad ognuno deve essere consentito fare tutto tranne ciò che è vietato”.



Certo, ma chi, in Europa, ha scritto con il proprio sangue questo tassello di democrazia liberale non pensava affatto che un giorno si sarebbe trovato davanti ad un signorotto locale che avrebbe dichiarato “non vietato” tutto ciò che gli pareva e piaceva a lui e che non era la legge a governare il sistema ma doveva essere Lui a governare la legge.



Lei, sig. Berlusconi, non è un presidente del Consiglio ma è uno “stupratore della democrazia” che, dopo lo stupro, si è fatto una legge, anzi una ventina di leggi ad personam per non rispondere di stupro!



Lei non è, come alcuni l’hanno definito, uno dei tanti tentacoli della piovra.



Lei è la testa della piovra politica che in questi ultimi vent’anni si è appropriata delle istituzioni in modo antidemocratico e criminale per piegarle agli interessi personali suoi e dei suoi complici della setta massonica deviata di cui fa parte.



Lei, oggi, ci ha parlato della volontà del Governo di implementare la lotta alla corruzione, all’evasione fiscale, alla criminalità economica delle cricche.



E che fa si arresta da solo? O ha deciso di prendersi a schiaffi tutte le mattine appena si alza e si guarda allo specchio?



Lei si è impossessato e controlla il sistema bancario e finanziario del Paese.



Lei controlla le nomine degli organi di controllo che dovrebbero controllare il suo operato.



Lei fa il ministro dello Sviluppo Economico e, come tale, prende decisioni a favore del maggior imprenditore italiano, cioè Lei (e dico maggior imprenditore, non migliore come maggiore e non migliore è l’imprenditoria mafiosa).



A Lei non interessa nulla del bene comune perché si è messo a fare politica solo per sfuggire alla giustizia per i misfatti che ha commesso.



Non lo dico solo io. Lo ha detto pure il direttore generale delle sue aziende, Fedele Confalonieri, ammettendo pubblicamente che “se Berlusconi non fosse entrato in politica noi oggi saremmo sotto un ponte o in galera”.



Lei si è impossessato dell’informazione pubblica e privata e la manipola in modo scientifico e criminale.



Un esempio? La casa di Montecarlo venduta da Alleanza nazionale. Lei e i suoi amici dell’informazione avete fatto finta di scandalizzarvi nell’apprendere che, dietro quella compravendita, c’è una società off-shore situata in un paradiso fiscale.



Ma si guardi allo specchio, imputato Berlusconi: Lei di società off-shore ne ha fatte ben 64 proprio per nascondere i proventi dei suoi reati societari e fiscali e per pagare tangenti ai politici e ai magistrati e lo ha fatto ricorrendo a quell’avvocato inglese David Mills, condannato per essere stato, a sua volta, da lei corrotto per mentire ai giudici e così permetterle di ottenere un’assoluzione comprata a suon di bigliettoni.



Già! Perché la magistratura che Lei ha corrotto: quella a Lei piace.



Invece, non le piace quella che vuole giudicarla per i suoi misfatti, tanto è vero che ora, al primo punto del suo ”vero programma”, quello di cui oggi non ha parlato, c’è la reiterazione del Lodo Alfano, cioè proprio di quella legge che deve assicurarle l’impunità per un reato gravissimo che lei ha commesso: la corruzione di giudici e testimoni.


Solo per questo fatto, Lei non meriterebbe un minuto in più di rappresentare il Governo italiano e se ancora riesce a starci è solo perché compra i voti ricattando quei parlamentari che si rassegnano a vivere vigliaccamente senza onore o senza coraggio!


Questo è il ritratto che noi dell’Italia dei Valori abbiamo di Lei, sig. Berlusconi!



E Lei, oggi, viene a chiederci la fiducia?



Lo chieda, ma non a noi.



Lo chieda a quelli che ha comprato o ricattato.



Lo chieda ai parlamentari di Futuro e Libertà che finalmente si sono resi conto con chi avevano e hanno a che fare ma non trovano, o non hanno ancora trovato, il coraggio di dissociarsi dal macigno immorale che Lei rappresenta.



Lo chieda al presidente Fini che nel suo discorso estivo a Mirabello ha detto esattamente (ed anzi di più) delle cose che sto dicendo io e ancora indugia a staccare la spina, passando, suo malgrado, da vittima a complice delle sue malefatte!



Lo chieda a tutta quella pletora di disperati che in questi giorni ha convocato a casa sua per offrire loro prebende o per minacciare imbarazzanti rivelazioni e che ora , abbagliati da improvvisa ricchezza o intimoriti dai dossieraggi che Lei ha architettato e commissionato, hanno deciso di vendere la loro anima e il loro onore dandole una fiducia che non merita!



Non lo chieda a noi che siamo stati primi a smascherare le sue reali e criminali intenzioni.

martedì 9 febbraio 2010

Di Pietro, 92, da eroe a mafioso?

Il complotto contro Di Pietro (espandi | comprimi)
Dall’altra parte abbiamo il complotto di Di Pietro, complotto di Di Pietro che non a caso, alla vigilia di Natale del 1995 si ritrova a cena con dei Carabinieri, con un agente, con un detective le La Kroll, un’agenzia di investigazione americana, secondo alcuni forse in odore di Cia che gli dà un premio, addirittura un fermacarte, in più Bruno Contrada, quest’ultimo quello che poi 9 giorni dopo è stato arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa e anni dopo è stato condannato, Di Pietro, avete capito?Non lo frequenta dopo che è stato arrestato o condannato, quando si sapeva che quello era un amico della mafia, no, lo frequenta prima, è questo il peccato originale, Di Pietro frequenta le persone quando sono incensurate, questo è imperdonabile, meno male che l’hanno beccato! Sapete chi l’ha beccato? Un giornalista de Il Corriere della Sera che ha scritto un libro in cui sostiene che Contrada è innocente, anche se invece è stato giudicato colpevole fino alla Cassazione, aiutava i mafiosi a farla franca dei blitz che altri poliziotti, però per bene, organizzavano, li chiamava e quelli scappavano, questa era la sua funzione! 
Prima non lo si sapeva, si è saputo dopo, Di Pietro è andato a cena una volta con lui, con 3 Carabinieri, tutti incensurati, tutti insospettabili in quel momento e quindi ci sarà qualcosa dietro, altrimenti farebbe come tutti gli altri che frequentano i servitori dello Stato una volta che sono stati condannati, ovviamente! Gli stessi che hanno difeso Contrada fino all’ultimo dicono: è se Di Pietro è a cena con Contrada ci sarà qualcosa di male, alla fine rimprovereranno a Contrada di essere andato a cena con Di Pietro, perché questo è l’andazzo, come ci fosse qualcosa di strano che un magistrato va a cena in una caserma dei Carabinieri, circondato da Carabinieri, da un investigatore americano che lo voleva conoscere e da Contrada che essendo il N. 3 del Sisde, voleva conoscere l’uomo dell’anno e davanti, nella foto però non si vede, non ve l’hanno detto che ci sono, c’erano 80 reclute e 80 Carabinieri non graduati, che cenavano tutti intorno e immaginate in quel momento 92, il giorno dell’avviso di garanzia a Craxi, saranno stati tutti lì con le macchine fotografiche e non c’erano i telefonini ancora con la macchina fotografica o con la webcam interna, per cui tutti che fotografavano e si fotografavano con Di Pietro, immaginate come si va a nascondere un evento che è avvenuto davanti a 80 testimoni, ma è quello che abbiamo letto per una settimana: chissà che fine hanno fatto, chissà dove sono sparite, chi le ha fatte sparire e perché, forse mani pulite, scrive autorevolmente Feltri, è un complotto voluto da servizi segreti stranieri, legati a quelli americani, per portare al Governo il PC, dopo avere distrutto il pentapartito, pensate alla Cia, uno dice che sono fessi, sono furbissimi, hanno organizzato il complotto di mani pulite per rovesciare tutti i partiti filo americani in Italia e portare al governo i comunisti! 
A parte che anche Feltri deve avere anche un pizzico di Alzheimer perché non ricorda che dopo mani pulite al governo c’è andato Berlusconi, non i comunisti, ma questi sono dettagli, li fa il Direttore di giornale, non è mica tenuto a sapere queste cose, è difficile saperle! Sono tenute segrete anche queste cose, ma soprattutto Feltri rivela che la Cia ha lavorato e bene, devo dire, per rovesciare la prima repubblica, tutti i partiti filo americani sono scomparsi e lasciarne in piedi uno, il Partito Comunista che, naturalmente, rubava di meno e questa è la ragione per cui gli elettori l’hanno pulito di meno, anche perché i suoi dirigenti non hanno mai messo una lira in tasca, le mettevano semmai nelle tasche del partito, il che è anche più grave dal punto di vista politico, ma la gente ovviamente reagisce in modo diverso, rispetto a quelli che hanno le ville, le mignotte, gli aerei privati, i conti etc., ma questo è il bello, la Cia ha portato al governo i comunisti distruggendo tutti i partiti filo americani, è un’operazione che a pensarci bene, neanche il KGB sarebbe riuscito a realizzare così bene, bene ci ha pensato la Cia, quest’ultima e il KGB forse agivano insieme, forse la Cia è il servizio segreto sovietico travestito da americano e adesso naturalmente è dietro anche al complotto della D'Addario perché sapete che Berlusconi è amico di Putin, di Lukashenko, di Gheddafi e quindi la Cia ce l’ha con lui e quindi è probabile che l’amata del tavoliere, la D'Addario, sia stata infilata nel suo letto da uomini della Cia, anche perché un uomo così illibato e così santo come lui, lo potevano giusto sputtanare mettendogli una donna nel letto, perché? Perché è una cosa talmente insolita che si sono scandalizzati tutti, è un po’ come tentare di fare un complotto contro Mara dona, mettendogli una bustina di droga nella macchina, ne ha altre 100 e quella non si nota, immaginate a chi potrebbe venire in mente in una ipotetica centrale spionistica mondiale, cosa facciamo? A Berlusconi perfetto, gli mettiamo una prostituta in casa che è proprio la cosa più lontana che potrebbe mai capitare in quella casa, così la gente si scandalizza e lui è screditato a livello mondiale! 
Nello stesso periodo purtroppo sono uscite le foto, dove di queste se ne vedevano a ventine, che venivano aviotrasportate nei voli di Stato sulle sue residenze, ma queste cose restando seri, i giornali le pubblicano e le televisioni le replicano, vedi scodinzolii con il TG1, perché? Perché devono fare pari e patta con le rivelazioni vere che stanno uscendo sul vero punto nero della seconda repubblica, la nascita di Forza Italia e i rapporti con la mafia, tutto il resto è una conseguenza.

lunedì 27 luglio 2009

il distorsore mi piace solo nel rock

L’Independent chiede: ma come mai un leader cosi’ sputtanato gli italiani se lo tengono?
Di Pietro risponde che milioni di cittadini uno cosi’ sono obbligati a tenerselo.
Intanto ogni volta che una sentenza sta per mandarlo in carcere lui fa una legge che lo depenalizza.
Poi ci sono 3 distorsioni: la prima e’ il conflitto di interessi che nessuno ha fatto valere e che gli permette di usare le istituzioni a fini personali e di guadagnare un fiume di soldi con cui bombarda i cittadini con una propaganda becera e mantiene al potere delle lobby che se ne avvantaggiano.
La seconda distorsione e’ il voto di scambio (si pensi a 62 seggi su 61 in Sicilia). Gran parte degli elettori sono disoccupati, vogliono un permesso di lavoro, una licenza, un posto pubblico, una sovvenzione, e gran parte e’ dominata dalla mafia che ha relazioni strette con Dell’Utri e quindi con Berlusconi. La guerra scissionistica tra ex FI e il Partito autonomista di Lombardo sta disegnando nuovi equilibri e bisognerebbe leggere molte cose alla luce di quelli
La terza distorsione e’ la mancanza di un’opposizione vera e forte che risolva le prime due questioni, e infatti due governi di csx non lo hanno fatto. Hanno invece contrattato la loro permanenza al potere senza variazioni.
Con l’IdV tutto questo puo’ cambiare. Per questo anche il Pd lo attacca, perche’ urta col patto infame che ha fatto con B

mercoledì 3 giugno 2009

Appello per le elezioni europee

Questo post non è rivolto a chi nel week-end soddisfatto voterà Berlusconi. Francamente, non saprei che dirgli.


Vorrei ragionare a chi non voterà perché schifato dalla politica e deluso dal Partito Democratico, o a chi voterà Italia dei Valori (voto di protesta?). Vi scrivo perché non sono d'accordo (anche se so che farò arrabbiare gli amici dipetristi).


1) Come molti hanno scritto, la distanza in voti tra PdL (sicuro vincitore) e PD sarà determinante. Se, oltre a perdere il PD viene travolto, il re avrà una legittimazione in più a fare il bello e il cattivo tempo.


2) A chi dice "ma il PD non ha fatto opposizione, IdV invece..." rispondo che ricordare quotidianamente la disonestà del premier è utile ma non basta, e che quando questo viene fatto in modo smaccatamente fazioso (cosa che a Tonino riesce benissimo...), forse è anche controproducente. E non basta perché, a parte la questione morale, non ho idea di cosa pensi IdV sull'economia, la politica internazionale, la bioetica; anzi ho idea che potrebbe pensare qualunque cosa, a seconda di cosa fa guadagnare più voti...


3) Si dice che il PdL non conosce democrazia al suo interno e che Berlusconi si candiderà in modo truffaldino in tutte le circoscrizioni, quando non andrà mai in Parlamento europeo. Esattamente le stesse cose si possono dire di IdV ("creatura" di Tonino) e della sua candidatura in tutte le circoscrizioni.


4) Si dice che il PD non ha identità, che difende i diritti dei lavoratori ma strizza l'occhio alle imprese, che è laico ma è influenzato dagli orientamenti della Chiesa, che si interessa a volte troppo poco dei diritti di immigrati e carcerati, a volte troppo poco della sicurezza dei cittadini. Tutto vero. Ma riuscite a immaginare un progetto politico vero che non sia in grado di tenere conto insieme queste diverse esigenze? Gli estremisti al potere li abbiamo già, e siamo a discutere se e quando medici e presidi debbano essere delatori di malati e bambini senza documenti. Dall'altra parte (sinistra) mi pare ci sia solo quello che l'efficace Guzzanti-Bertinotti chiama il "voto dilettevole" (contrapposto al voto utile).


Insomma, il PD è ancora un embrione, ma, come direbbe la Binetti, non abortiamolo! Io alternative all'orizzonte per un cambiamento della politica italiana nei prossimi anni non ne vedo...

martedì 30 dicembre 2008

Poi mi prendete per il culo...

Così ci si comporta...


"Montenero li 29.12.08


All’on.le Giuseppe Astore, Presidente ufficio politico regionale IDV - Campobasso
Al dott. Giuseppe Caterina, Segretario regionale IDV - Campobasso
Ai componenti Ufficio Presidenza IDV nazionale – Loro Sedi


Gentili amici,
ho fatto e faccio il mio dovere di consigliere comunale e provinciale senza mai aver infranto la legge (ed infatti nessuna autorità giudiziaria mi ha mai mosso alcun rilievo). Eppure mi ritrovo tutti i giorni sbattuto in prima pagina come se fossi un “appestato”.


La mia unica colpa è quella di essere “figlio di mio padre”: per colpire lui stanno colpendo me, mia moglie ed i miei tre figli, dimenticando che anche noi abbiamo la nostra dignità ed abbiamo il diritto di esistere.


Lascio l’Italia dei Valori e conseguentemente ogni incarico di partito ed anche il mio ruolo di Capogruppo al Consiglio provinciale di Campobasso, ove mi iscriverò al Gruppo misto. Lo faccio con sofferenza e dispiacere (soprattutto per la disumana ingiustizia che sto patendo) ma non voglio creare imbarazzo alcuno al partito.


Attenderò serenamente che la Procura di Napoli completi le indagini preliminari in corso (che peraltro nemmeno riguardano la mia persona) in esito alle quali ogni singola posizione personale potrà essere chiara a tutti. Poi, quando tutto sarà chiarito, ne riparleremo.


Un caro saluto ed un sincero augurio per un anno migliore,


Cristiano Di Pietro"